Al.T. sul Corriere della Sera del 5/3/2001 a pagina 15., 5 marzo 2001
Negli ultimi cinque anni gli omicidi compiuti da minorenni sono cresciuti del mille e cinquecento per cento rispetto al ventennio 1975/1995
Negli ultimi cinque anni gli omicidi compiuti da minorenni sono cresciuti del mille e cinquecento per cento rispetto al ventennio 1975/1995. Ritratto del parenticida: maschio, non sposato, primogenito o figlio unico, disoccupato, residente soprattutto al Nord o al Centro. Gli omicidi che avvengono all’interno delle mura domestiche sono il venti per cento del totale (negli Stati Uniti la percentuale è del trentatre). Dal 1945 al 1975 ce ne furono solo dieci; dal 1975 al 1995, cinquantatre (25 al Nord; 18 al Centro e 10 al Sud), in ventisei di questi casi sono morti entrambi i genitori in dodici i fratelli; dal 1995 al 2000, ventuno. A questi vanno aggiunti i sette-otto casi degli ultimi mesi. La media dei baby-killer è passata dallo 0.3 per cento del ventennio tra il ’75 e il ’95 al sei per cento degli ultimi cinque anni. I motivi più frequenti per i quali avvengono tali omicidi sono il denaro (eredità o problemi nella gestione familiare dei soldi), le incomprensioni o la presenza di disturbi psichici.