Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  marzo 06 Martedì calendario

Lifu Nela, di anni 31. Rumena, casalinga, alta, lunghi capelli castani lisci, sempre curata, sempre con lo smalto sulle unghie, viveva a Guidonia col marito, il connazionale Mihalache Gelu, di anni 44, imbianchino, e con i tre figli, due femmine di 6 e 7 anni, un maschio di 8

Lifu Nela, di anni 31. Rumena, casalinga, alta, lunghi capelli castani lisci, sempre curata, sempre con lo smalto sulle unghie, viveva a Guidonia col marito, il connazionale Mihalache Gelu, di anni 44, imbianchino, e con i tre figli, due femmine di 6 e 7 anni, un maschio di 8. In cura al centro di igiene mentale per una crisi depressiva, sabato pomeriggio fu rimproverata dal marito perché non aveva ben lucidato il pavimento, allora si infilò un paio di pantacollant neri, gli scarponcini coi tacchi e il montone rosso e uscì di casa con la scusa di dover fare la spesa. Vagò invece per tutta la notte di sabato e per tutta la giornata di domenica, in serata si rifece il trucco, s’imbottì di psicofarmaci e in qualche modo arrivò fino ad Anzio. Verso le quattro di notte, con indosso soltanto una canottiera di cotone, scese nella spiaggetta della ”Dea Fortuna”, davanti alla casa delle Suore Secolari, si calò in acqua e si lasciò annegare.