6 marzo 2001
Melis Pietro, di anni 67. Pelato, occhi piccoli, naso adunco, labbra sottili, grasso, sposato, due figli, Edoardo e Alessandro, entrambi ingegneri
Melis Pietro, di anni 67. Pelato, occhi piccoli, naso adunco, labbra sottili, grasso, sposato, due figli, Edoardo e Alessandro, entrambi ingegneri. Titolare di un’impresa di finiture in vetroresina per imbarcazioni a Biella, un giorno ricevette la visita di un Guglielminotti Walter, ispettore del lavoro, scrupolosissimo, che gli fece sequestrare la fabbrica per certe irregolarità nell’applicazione della legge contro gli infortuni. Pieno di debiti, la sua casa venduta all’asta, si trovò un lavoro da capoturno di notte in un’altra impresa, ma dopo sette mesi, alla scadenza del contratto, era di nuovo disoccupato. Nel pomeriggio di giovedì 17 febbraio andò ad aspettare il Guglielminotti nel giardino dell’ispettorato, appena lo vide gli sparò tre colpi di pistola alle gambe e all’inguine, non riuscendo a ucciderlo si puntò l’arma alla tempia ma sprecò quattro colpi per via del percussore inceppato. Riuscì infine a spararsi col penultimo colpo rimasto in canna.