Marco Gasperetti sul Corriere della Sera del 26/2/2001 a pagina 22., 26 febbraio 2001
Lo scrittore e critico d’arte Cesare Garboli ha raccontato nell’introduzione di un libretto in carta patinata, ”Toscana terra di alpe e di mare” (a cura della Provincia di Lucca), pregi e difetti dei lucchesi
Lo scrittore e critico d’arte Cesare Garboli ha raccontato nell’introduzione di un libretto in carta patinata, ”Toscana terra di alpe e di mare” (a cura della Provincia di Lucca), pregi e difetti dei lucchesi. A suo avviso, "quasi tutti i peccati dell’uomo, i vizi più neri, il denaro, l’avarizia, la frode, la lussuria, la gola, abitano il cuore dei lucchesi e vengono frequentati con un ambiguo sentimento di terrore e avidità... A Lucca si conosce e si vive la corruzione con più profondità che in ogni altro luogo della terra". La prefazione di Garboli ha suscitato le proteste del sindaco Pietro Fazzi (di Forza Italia), che ha presentato un esposto contro la Provincia guidata da Andrea Tagliasacchi (dei Ds), chiedendo il blocco cautelativo delle copie non ancora vendute. Garboli ha convocato una conferenza stampa sostenendo d’esser stato frainteso. Categorico Fazzi: "Quel libro va messo al bando: offende la città". In difesa del critico si sono schierati invece molti intellettuali lucchesi: per loro il professore ha sì esagerato, ma al fondo c’è una sana provocazione nei confronti di "un perbenismo strisciante e malinconico, l’unico e vero danno per Lucca".