Cesare Garboli su la Repubblica del 2/3/2001 a pagina 1., 2 marzo 2001
"Mi fa soffrire il pensiero di avere dato a qualche lucchese di che farsi il sangue cattivo, anche se, per uno che di mestiere fa il letterato, può essere motivo di sorpresa accorgersi che minacce, intimidazioni, richieste di censura, appelli ai magistrati, manifesti che invocano sanzioni contro la strega, ecc
"Mi fa soffrire il pensiero di avere dato a qualche lucchese di che farsi il sangue cattivo, anche se, per uno che di mestiere fa il letterato, può essere motivo di sorpresa accorgersi che minacce, intimidazioni, richieste di censura, appelli ai magistrati, manifesti che invocano sanzioni contro la strega, ecc. ecc., queste e altre iniziative più o meno seccanti e ingiuste nascono, in realtà, come un torrente in piena, dalla pura e semplice incapacità di leggere. Un tempo, quando ero ragazzo, pensavo che scrivere fosse un’impresa ardua e temibile, e leggere, al contrario, un dono del Cielo, naturale e spontaneo come bere e mangiare, tanto mi sembrava facile divorare i libri. Il tempo ha cambiato la mia opinione" (Cesare Garboli).