6 marzo 2001
Shawky Mohamed, di anni 52. Egiziano, famoso tra gli immigrati clandestini che si rivolgevano a lui per lavoretti in nero, documenti falsi e lezioni di italiano a buon mercato, da sei anni era direttore della scuola islamica di Roma, chiusa due mesi fa dai carabinieri perché i condomini raccontavano di centinaia di extracomunitari che andavano e venivano ogni momento ”come fosse la stazione Termini”
Shawky Mohamed, di anni 52. Egiziano, famoso tra gli immigrati clandestini che si rivolgevano a lui per lavoretti in nero, documenti falsi e lezioni di italiano a buon mercato, da sei anni era direttore della scuola islamica di Roma, chiusa due mesi fa dai carabinieri perché i condomini raccontavano di centinaia di extracomunitari che andavano e venivano ogni momento ”come fosse la stazione Termini”. All’alba di giovedì 14 aprile, il fratello lo trovò strangolato, con la testa fracassata e il corpo tagliuzzato da una lama sottile, in una delle cinque stanze della scuola. In via Turati 40, quartiere Esquilino, Roma.