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 2001  marzo 06 Martedì calendario

Secondo un rapporto di Legambiente negli ultimi cinque anni i reati contro l’ambiente (ecomafia) hanno fruttato 120 mila miliardi

Secondo un rapporto di Legambiente negli ultimi cinque anni i reati contro l’ambiente (ecomafia) hanno fruttato 120 mila miliardi. I clan coinvolti sono 140, dal 1996 al 2000 sono state denunciate 76 mila persone e 143.533 reati, il 44% in Campania, Puglia, Calabria e Sicilia. I settori più redditizi sono: abusivismo edilizio, discariche per rifiuti, sofisticazioni alimentari, racket degli animali, archeomafia. Esempi di ecomafia: sulle sponde del lago d’Averno, nell’hinterland napoletano, la camorra ha abbattuto un rudere di età romana per costruirci un ristorante con pub, discoteca e centro congressi chiamato "Plinius"; a Siena le farine animali (fuorilegge dopo l’emergenza mucca pazza) venivano usate per fare mattoni; a Ponticelli (Napoli) i residui di metalli cancerogeni come cadmio, mercurio, piombo, cromo, nichel finivano nell’impasto del bitume per asfaltare le strade; il Sisde in un’indagine sul racket degli animali (nel 2000 la Forestale ha bloccato alla frontiera 20 mila rettili, 85 pesci, 51 uccelli e 47 mammiferi), ha scoperto che ai pitbull viene data cocaina per renderli più aggressivi nei combattimenti tra cani.