7 marzo 2001
Nella villa di Charlie Chaplin, a Corsier-Sur Vevey, luogo tra i più esclusivi della Svizzera, venerdì 26 maggio, all’imbrunire, il giardiniere ha trovato due cadaveri in avanzato stato di decomposizione
Nella villa di Charlie Chaplin, a Corsier-Sur Vevey, luogo tra i più esclusivi della Svizzera, venerdì 26 maggio, all’imbrunire, il giardiniere ha trovato due cadaveri in avanzato stato di decomposizione. Il primo impiccato a un albero, in tasca una carta di identità moldava. L’altro, di una donna, decapitato poco lontano. Secondo il padrone di casa, Michael Chaplin, figlio di Charlie, i due non avevano niente a che fare con la famiglia e sarebbero entrati nella villa per caso, da uno dei tanti cancelli mal chiusi. L’ipotesi più accreditata è il duplice omicidio. Ignoti i moventi. La villa, sprofondata in un grande bosco, fu comprata dall’attore nel 1952, all’inizio del suo esilio dagli Stati Uniti. Ci visse, con l’ultima moglie Oona, fino alla mattina del Natale 1977, quando morì, all’età di 88 anni. L’anno dopo, la sua bara fu trafugata dal cimitero da due rifugiati politici, un polacco e un bulgaro, che chiesero alla vedova un riscatto. Due mesi dopo, la salma fu ritrovata in un campo di granturco, a 40 chilometri di distanza da Corsier.