7 marzo 2001
Rossi Ciampolini Aldobrando, di anni 66. Conte, celibe, considerato da tutti uno scapolo d’oro, viveva a Bibbona, sulla costa livornese, amministrando le sue terre e i suoi palazzi
Rossi Ciampolini Aldobrando, di anni 66. Conte, celibe, considerato da tutti uno scapolo d’oro, viveva a Bibbona, sulla costa livornese, amministrando le sue terre e i suoi palazzi. Amava i cavalli e la caccia alla volpe con i vicini di tenuta, gli Antinori e i Gaddo della Gherardesca. Di tanto in tanto si trasferiva nel suo monolocale di Firenze, sconosciuto ai condomini e senza nome sul citofono. Lunedì sera, qualcuno entrò in casa sua, gli recise i tendini del polso destro, gli infilò in bocca alcuni fogli delle Pagine Gialle e poi, formato un cappio col filo della segreteria telefonica, gli strizzò il collo fino a strangolarlo. Dopo tre giorni, i vicini sentirono l’odore del cadavere. In un edificio moderno nella zona del Ponte Rosso, Firenze, non lontano dai viali della circonvallazione.