7 marzo 2001
Salimbeni Edoardo, di anni 8. Terza elementare, bello, sveglio e scrupoloso, quando gli toccava di fare il chierichetto andava in chiesa mezz’ora prima per controllare le ostie e il vino
Salimbeni Edoardo, di anni 8. Terza elementare, bello, sveglio e scrupoloso, quando gli toccava di fare il chierichetto andava in chiesa mezz’ora prima per controllare le ostie e il vino. Venerdì pomeriggio si fece accompagnare a una festa dalla mamma, una Turchetti Paola, di anni 44. La strada era trafficata, la Volkswagen Polo andava a passo d’uomo. Poco distante dal cavalcavia i due diedero un passaggio al fratellastro della madre, Turchetti Fabio, di anni 25, ospite in casa loro da qualche giorno. D’improvviso il Turchetti, ch’era seduto davanti, tirò fuori la pistola, si girò verso il nipote e gli sparò un colpo in fronte. Edoardo si accasciò tra i sedili, agonizzante. Per soccorrere il figlio, Paola ribaltò in avanti lo schienale dov’era seduto il fratello e lo spinse fuori, senza nemmeno accorgersi che si era sparato pure lui. In via Darsena, Ravenna, nei pressi del Porto Canale, di lato alla ferrovia.