7 marzo 2001
Santoni Michele, di anni 34. Impiegato modello in un’azienda di materiali edili a Trento, posato e metodico, non aveva debiti né passioni illecite
Santoni Michele, di anni 34. Impiegato modello in un’azienda di materiali edili a Trento, posato e metodico, non aveva debiti né passioni illecite. Sposato da sei mesi con una Isabella Santini, di anni 25, brunetta briosa e sempre pronta a divertirsi. Lei, stufa di fare la casalinga, aveva preso a distrarsi con un Giuliano Cattoni, artigiano piastrellista, un anno più giovane, adescato in un bar durante un torneo di freccette. Il Santoni aveva scoperto la tresca leggendo una frase d’amore sul telefonino della moglie e da allora «si macerava dal dolore». Alle 20.30 di venerdì sera, mentre era a mangiare un gelato col marito, la Santini ricevette un messaggio dall’amante, che la invitava a recarsi, insieme col Santoni, al pub Bunker, sulle rive del lago di Terlago. Giunti sul posto, un secondo messaggio li attirò sulla sponda opposta, più isolata e buia, dove il Cattoni, senza una parola, assalì il rivale, gli fracassò il cranio a colpi di spranga e, poiché rantolava, gli trapassò la gola con un coltello. Nei pressi di Terlago, a pochi chilometri da Trento.