Maria Maggiore su La Stampa del 7/3/2001 a pagina 8., 7 marzo 2001
Secondo un rapporto pubblicato dalla Commissione europea e stilato da un comitato di quindici scienziati indipendenti, la "Sindrome dei Balcani" (la leucemia che ha colpito alcuni soldati impegnati nella ex-Jugoslavia) non esiste
Secondo un rapporto pubblicato dalla Commissione europea e stilato da un comitato di quindici scienziati indipendenti, la "Sindrome dei Balcani" (la leucemia che ha colpito alcuni soldati impegnati nella ex-Jugoslavia) non esiste. Ian McAlauw, professore di fisica, ha dichiarato che in base ai dati raccolti il rischio di leucemia nell’utilizzo di armi a uranio impoverito «è quasi zero», dato che «le radiazioni emanate dall’uranio impoverito sono così basse da eliminare i rischi di cancro per l’uomo». Il rapporto esclude anche pericoli indiretti, dovuti all’inquinamento radioattivo dell’ambiente. Restano dubbi sulla tossicità dell’uranio come metallo pesante, la dispersione ambientale potrebbe causare danni ai reni e ai polmoni anche se respirato o digerito in minime quantità.