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 2001  marzo 07 Mercoledì calendario

In Sud Africa 39 case farmaceutiche hanno ingaggiato una battaglia legale contro il «Medical Act» emanato tre anni fa dal governo Mandela, legge che consente di importare farmaci anti-Aids "copiati" (fatti a basso costo in Brasile, Thailandia, India) e di fabbricarli localmente senza pagare i diritti di brevetto, riducendo drasticamente il costo delle cure per i sieropositivi (in Europa e negli Usa la terapia in grado di cronicizzare l’Aids costa tra i 20 e i 30 mila dollari; copiando i farmaci di marca il costo di un anno di terapia anti-Hiv è di 400 dollari)

In Sud Africa 39 case farmaceutiche hanno ingaggiato una battaglia legale contro il «Medical Act» emanato tre anni fa dal governo Mandela, legge che consente di importare farmaci anti-Aids "copiati" (fatti a basso costo in Brasile, Thailandia, India) e di fabbricarli localmente senza pagare i diritti di brevetto, riducendo drasticamente il costo delle cure per i sieropositivi (in Europa e negli Usa la terapia in grado di cronicizzare l’Aids costa tra i 20 e i 30 mila dollari; copiando i farmaci di marca il costo di un anno di terapia anti-Hiv è di 400 dollari). Il Sud Africa conta oltre 4 milioni di sieropositivi, quasi il 10% della popolazione (percentuale più alta del mondo). Nel 1998 il "Medical Act" venne sospeso e morirono 400mila malati di Aids. Finora l’unica casa farmaceutica ad appoggiare il "Medical Act" è la statunitense Merck, che nei paesi in via di sviluppo ha abbassato del 50% il prezzo dei farmaci anti-Aids.