7 marzo 2001
Genta Silvano, di anni 56. Ex manovale, sposato, un figlio di 24 anni. Viveva in un edificio del rione Finalborgo a Finale Ligure, Savona
Genta Silvano, di anni 56. Ex manovale, sposato, un figlio di 24 anni. Viveva in un edificio del rione Finalborgo a Finale Ligure, Savona. Suo vicino di casa e compagno di bevute, un Rovetta Giuliano, di anni 64, muratore in pensione. Da quando gli era morta la madre, il Rovetta, che già aveva un brutto carattere, era diventato ancora più scontroso e usciva di casa solo per fare lunghi giri sulla sua Vespa. Negli ultimi mesi s’era fissato che il Genta, dal piano di sopra, faceva troppo rumore. Era infastidito soprattutto dal televisore, un ronzio insopportabile che lo inseguiva ovunque. Giovedì mattina alle 7 e 30 caricò la pistola e salì al piano di sopra. Sul pianerottolo trovò il Genta che stava portando il cane dalla mamma, gli disse « ora di finirla» e gli sparò contro quattro proiettili. Scese al pianterreno, si sedette accanto al portone e s’uccise con un colpo alla nuca.