’, 7 marzo 2001
Gagliardi Michele, di anni 27, suo fratello Pasquale, di anni 36, operai edili. La madre, De Lucia Marianna, di anni 61, pensionata, e suo fratello Luigi, di anni 45
Gagliardi Michele, di anni 27, suo fratello Pasquale, di anni 36, operai edili. La madre, De Lucia Marianna, di anni 61, pensionata, e suo fratello Luigi, di anni 45. Vivevano tutti e quattro in una villetta a due piani a Cancello Scalo, minuscolo centro agricolo nel casertano. Nella casa accanto, Gagliardi Antonio, di anni 74, zio di Michele e Pasquale, tranquillo pensionato Enel, vedovo, risposato. Tra le due abitazioni, un cortile. Da anni le due famiglie litigavano sui confini e sul muro che divideva la proprietà. Qualche mese fa i fratelli Gagliardi si misero in testa di costruire un pollaio appoggiandolo proprio a quel muro. Antonio prese a protestare perché non voleva la puzza di galline sotto la finestra. Quelli però non lo ascoltavano proprio. Mercoledì pomeriggio, dal suo terrazzino, minacciò per l’ennesima volta i nipoti che stavano trafficando in cortile con l’impastatrice di cemento. Sentendo gli urli, uscì di casa anche la De Lucia, col fratello. A metà della lite, Antonio entrò improvvisamente in casa. Ne uscì col fucile. Quattro colpi precisi. Rientrò, ripose l’arma, si sedette in cucina e aspettò i carabinieri.