Raimondo Bultrini su la Repubblica del 26/2/2001 a pagina 15., 26 febbraio 2001
Per il popolo dei Dayak (i tagliatori di teste del Borneo centrale che nei giorni scorsi hanno massacrato centinaia di immigrati maduresi) la decapitazione del nemico è un rito
Per il popolo dei Dayak (i tagliatori di teste del Borneo centrale che nei giorni scorsi hanno massacrato centinaia di immigrati maduresi) la decapitazione del nemico è un rito. Appese all’uscio delle case, le teste mozzate diventano oggetto di culto e di venerazione. I Dayak dedicano all’ucciso tutte le loro attenzioni e preghiere.