7 marzo 2001
Mansi Graziella, di anni 8, nata ad Andria, Bari. Sabato 19, poco prima di cena, si allontanò dalla bancarella dove il padre vendeva frutta secca per andare a prender l’acqua alla vicina fontanella
Mansi Graziella, di anni 8, nata ad Andria, Bari. Sabato 19, poco prima di cena, si allontanò dalla bancarella dove il padre vendeva frutta secca per andare a prender l’acqua alla vicina fontanella. Qui incontrò Tortora Pasquale, di anni 18, licenza media, posteggiatore abusivo, che le propose di andare con lui a vedere certi cagnolini. Lo seguì nel bosco per un chilometro e mezzo. A un certo punto, dal buio, spuntarono quattro balordi amici suoi: Coratella Vincenzo, operaio tessile di anni 19, Di Bari Giuseppe, muratore di anni 19, Margiotta Domenico, cucitore in una fabbrica di biancheria di anni 21, Zagaria Michele, apprendista fabbro di anni 25. Le legarono mani e piedi con uno spago. Uno tentò per due volte di violentarla, un altro le chiuse la bocca con un cerotto facendole perdere i sensi. La bruciarono sopra a un letto di rami secchi e aghi di pino, tenendola ferma con un piede, quando già si sentivano le voci dei parenti che la cercavano.