7 marzo 2001
Ritucci Michele, di anni 18. Liceo scientifico, alto, biondo, occhi chiari, idolo di ragazze e professori
Ritucci Michele, di anni 18. Liceo scientifico, alto, biondo, occhi chiari, idolo di ragazze e professori. Nella serata di domenica 20 suo padre, Ritucci Albino, di anni 45, ineccepibile vigile di Colletorto, assai preoccupato perché da un po’ nel paese girava cocaina, s’inerpicò con la sua Fiat Punto blu su per la stradina che porta al pub ”Sesto Senso”. Cercava un tipo che gli piaceva poco, Di Lisio Francesco, di anni 32. Forse perché era ubriaco, forse per fare il giustiziere, lo fece uscire nel parcheggio di fronte e gli sparò quaranta pallini col suo fucile da caccia. Una scarica non mortale. Quando Michele lo venne a sapere, prese la pistola che suo padre aveva lasciato sul tavolo della cucina: un colpo solo, dritto alla testa. Alla periferia di Colletorto, 2.500 abitanti, contadini, ulivi e aria buona a 40 chilometri da Campobasso.