7 marzo 2001
Aiudi Maurizio, di anni 55, stilista. Titolare dell’Aiudimoda srl, dieci dipendenti tra cui la sorella sarta, disegnava camicie, giacche e maglieria per poi rivendere i campionari a griffe più famose della sua
Aiudi Maurizio, di anni 55, stilista. Titolare dell’Aiudimoda srl, dieci dipendenti tra cui la sorella sarta, disegnava camicie, giacche e maglieria per poi rivendere i campionari a griffe più famose della sua. Un attico arredato con gusto alla periferia di Pesaro, amava far festini con giovani extracomunitari e andava spesso in Tunisia in cerca di nuovi amanti. Martedì notte aprì la porta blindata per far entrare un paio dei suoi amichetti. Pizza coi funghi, birra, un filmino porno. A un certo punto, forse per un gioco erotico, forse per rapinarlo, quelli gli tagliuzzarono il petto con un coltello fino a farlo inginocchiare di fronte al letto. Poi gli legarono le mani col filo del phon, i piedi col cavo del telefono, e lo imbavagliarono ben bene con la sua camicia. Dopo aver frugato tutta casa, andarono in bagno, riempirono la vasca e vi gettarono coltelli e bicchieri. Poiché l’ascensore tardava ad arrivare, fuggirono per le scale, strofinandosi le mani lungo il muro per pulire il sangue. L’Aiudi, indosso slip e calzini, morì soffocato dalla camicia dopo un’agonia di sei ore. Il vicino, che aveva sentito gridare, non s’era preoccupato per l’abitudine ai rumori insoliti che provenivano dal piano di sopra. In un elegante appartamento di 90 metri quadri con terrazzo pieno di oleandri rosa, al quinto piano di un residence appena fuori Pesaro.