8 marzo 2001
Monfregola Susy, di anni 17. Cresciuta in una famiglia difficile del quartiere Scampia, nord di Napoli, una figlia di 22 mesi, Antonella, avuta da un tipo che subito dopo la nascita se ne era andato per fatti suoi
Monfregola Susy, di anni 17. Cresciuta in una famiglia difficile del quartiere Scampia, nord di Napoli, una figlia di 22 mesi, Antonella, avuta da un tipo che subito dopo la nascita se ne era andato per fatti suoi. Viveva dai nonni insieme ai suoi quattro fratelli perché il tribunale aveva ritenuto inaffidabile sua madre, Peluso Rosa, di anni 34. Proprio recandosi in visita a casa della Peluso conobbe Vincenzo detto Enzuccio, di anni 27, sbandato, sposato, un figlio. Si piacquero. Per amor suo, lui decise di cambiar vita: lasciò la moglie e si mise a fare il muratore in Emilia. La loro storia era tuttavia malvista da tutti i familiari di lei, compresa la Peluso, che forse aveva una tresca con Enzuccio. Qualche tempo fa la Monfregola, forse perché sentiva la lontananza, forse perché era gelosa, aveva tentato di buttarsi giù da un ponte. L’8 settembre incontrò il suo Enzuccio ai margini di una discarica di Miano, comune a nord di Napoli. Temeva d’essere incinta. Litigarono. A un certo punto disse: «Adesso ti do la prova del mio amore». Si cosparse di benzina e si diede fuoco con un accendino. Morì domenica 17 dopo nove giorni d’ospedale, raccomandando alla nonna di conservare il suo corredo nuziale per Antonella.