Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2000  settembre 21 Giovedì calendario

Nel 1971 sull’isola di Pinta, Galapagos, un gruppo di ricercatori si imbattè in George, ultimo esemplare maschile di una tartaruga gigante che si riteneva estinta dal 1906

Nel 1971 sull’isola di Pinta, Galapagos, un gruppo di ricercatori si imbattè in George, ultimo esemplare maschile di una tartaruga gigante che si riteneva estinta dal 1906. Deliziati dal ritrovamento, lo trasportarono nella Stazione di ricerca ”Charles Darwin”, centro di riproduzione in cattività delle tartarughe giganti. Ma George non ha mai voluto saperne di accoppiarsi. In trent’anni, i ricercatori hanno provato di tutto: tartarughe provenienti dalle isole vicine alla sua, bizzarre modifiche alla sua dieta, esemplari provenienti da ogni parte del mondo. Niente da fare. George, detto ”Lonesome” (Il solitario), non gradisce tartarughe che abbiano il Dna anche solo leggermente diverso dal suo. Soprattutto, non ha voglia di far figli. Qualche femmina, infatti, l’ha pure apprezzata: di uova, però, neanche l’ombra. Fallita l’inseminazione artificiale, per evitare l’estinzione resta solo la clonazione.