8 marzo 2001
Iuliani Giovanni, di anni 21, agricoltore. Una casa col padre Giuseppe, di anni 59, nei ”bassi” del centro storico di Lucera, un paesone nel subappennino del Dauno, provincia di Foggia
Iuliani Giovanni, di anni 21, agricoltore. Una casa col padre Giuseppe, di anni 59, nei ”bassi” del centro storico di Lucera, un paesone nel subappennino del Dauno, provincia di Foggia. Dall’altra parte del cortile, la casa di Catenazzo Luigi, di anni 37, fruttivendolo, e di sua moglie Grimaldi Sabrina, di anni 32, casalinga. Le due famiglie avevano cominciato a litigare quando i Catenazzo avevano ricavato una porta da una finestra che dava sul cortile. Gli Iuliani gli avevano fatto causa e l’avevano vinta. Lunedì sera intorno alle otto Iuliani Giovanni piazzò uno stendipanni in mezzo al cortile. Il Catenazzo decise che non poteva accettare l’affronto e cominciò ad apostrofarlo di brutto. Quello reagì male e chiamò il padre. A un certo punto della rissa, la Grimaldi corse in casa. Ne uscì poco dopo, in mano la pistola del marito. Quello l’afferrò senza nemmeno pensarci: qualche proiettile finì nel braccio di Giuseppe, gli altri nel torace di Giovanni, che spirò poco dopo in ospedale.