Marco Accossato, La Stampa, 29/09/2000., 29 settembre 2000
«Io avevo molto tempo libero, non lavoravo tutti i giorni in negozio. Così, ogni tanto, al pomeriggio, andavo a casa di un amico per fare compagnia a sua figlia, una bimba dai capelli lunghi e biondi
«Io avevo molto tempo libero, non lavoravo tutti i giorni in negozio. Così, ogni tanto, al pomeriggio, andavo a casa di un amico per fare compagnia a sua figlia, una bimba dai capelli lunghi e biondi. Aveva sei anni e mezzo all’epoca. [...] Facevamo i giochi tipici delle bambine. Ma un pomeriggio abbiamo fatto cavalluccio. Io l’ho presa sulle spalle, con le braccia tenevo ferme le sue gambe attorno al mio collo perché non cadesse all’indietro. A lei piaceva molto, io provavo una sensazione di calore. Per restare in equilibrio lei mi stringeva le gambe al collo, e quel gesto, dopo un po’, ha iniziato a turbarmi. Un giorno mi sono eccitato. [...] Mi sono spaventato. Ho cercato immediatamente di staccarmi da lei, l’ho fatta scendere dalle mie spalle, non avrei più voluto fare quel gioco. Ma la bambina mi ha abbracciato, voleva tornare in braccio e continuare a fare cavalluccio. Questo mi ha messo in crisi. Lei voleva solo giocare, io invece provavo qualcosa di speciale. Mi rendevo conto di fare un gioco pericoloso, però stava diventando più forte di me». Nessuno se ne accorse. «Tra me e quella bambina c’era feeling. Era nei miei pensieri sempre. Quando stavo con mia moglie pensavo a lei. diventato il mio desiderio fisso. Insomma, grazie a lei e a quello che mi faceva provare ero un marito, un amante e un padre realizzato». Dopo qualche mese «ho iniziato a sfiorarla, e anche lei ha iniziato ad accarezzarmi. Mi cercava come se fosse innamorata di me. Io ero sicuramente innamorato di lei. Come se fosse diventata la mia fidanzata. Andavo addirittura a prenderla a scuola. Passavamo sempre più tempo insieme. Mi vergognavo a pensare che era la figlia del mio migliore amico, che lui non sapeva e si fidava. Ma non sapevo cosa farci [...] Il nostro rapporto è diventato sempre più stretto. Abbiamo continuato a vederci e a giocare». «Ho abusato di lei. Più di una volta» (Franco, 53 anni, commerciante torinese. Arrestato quando la storia fu scoperta, è in cura da uno psicoterapeuta).