8 marzo 2001
Omwohan Evbahare Late, di anni 23. Nigeriana, nel gennaio 1999 s’era fatta pagare il viaggio in Italia da Edemakhiota Alexander, di anni 48, e sua moglie Stella, di anni 37, un negozio di maglieria e soprammobili africani in via Casilina, varie schiave nigeriane che mandavano a battere sulla via Cassia, Roma
Omwohan Evbahare Late, di anni 23. Nigeriana, nel gennaio 1999 s’era fatta pagare il viaggio in Italia da Edemakhiota Alexander, di anni 48, e sua moglie Stella, di anni 37, un negozio di maglieria e soprammobili africani in via Casilina, varie schiave nigeriane che mandavano a battere sulla via Cassia, Roma. Dopo essersi prostituita per 11 mesi e aver restituito 15 dei 40 milioni che doveva, la Omwohan s’era stufata e aveva provato ad andarsene. Il 18 dicembre scorso, gli Edemakhiota convocarono tutte le loro puttane in un casale della via Casilina. Aiutati dai loro compari, mostrarono a tutte il potere dei riti vudù, di cui era esperta soprattutto la Edemakhiota, detta perciò ”mamma Willy”. Legarono la Omwohan come un capretto, la presero a botte, le spensero sigarette per tutto il corpo. Conclusero con un laccio di ferro stretto intorno al collo. Infine, sempre mormorando formule magiche, infilarono il cadavere in un sacco di immondizia e lo lasciarono in una discarica abusiva della Cassia bis.