8 marzo 2001
Della Sciucca Silvio, di anni 35 e Paolucci delle Roncole Benedetta detta Benny, di anni 37. Della Sciucca, operaio di origini abruzzesi, cordiale e benvoluto da tutti, due fratelli e una sorella, lavorava da vent’anni nell’officina meccanica Smai di Quarto Inferiore, Bologna
Della Sciucca Silvio, di anni 35 e Paolucci delle Roncole Benedetta detta Benny, di anni 37. Della Sciucca, operaio di origini abruzzesi, cordiale e benvoluto da tutti, due fratelli e una sorella, lavorava da vent’anni nell’officina meccanica Smai di Quarto Inferiore, Bologna. Mercoledì scorso, alle 7,50, uscì per andare al lavoro, ma nell’androne del palazzo incontrò un Ravagli Fausto di anni 30, disoccupato e mezzo pazzo, innamorato senza speranza di una certa Sarah. Costui, con cui aveva discusso al bar pochi giorni prima, gli sparò un colpo di pistola in pancia e un altro in gola, subito dopo s’inginocchiò accanto al cadavere, disegnò una freccia e scrisse con calligrafia da bambino: ”x Sarah Games”, ”per i giochi di Sarah”. Cinque ore dopo, verso le 13, il Ravagli andò nel negozio di videocassette della marchesa Benedetta Paolucci delle Roncole, sposata e madre di due figli, molto chiacchierata dai vicini, convinti che girasse filmini porno nel suo retrobottega, e le sparò quattro colpi in pieno volto. Il giorno dopo i poliziotti lo trovarono al posto di guida di una vecchia Renault 5, lo sguardo fisso nel vuoto: «Così mi diceva la testa: vai e uccidili. Nel nome di Sarah, per pulire il mondo del marcio che contiene». Mattinata di mercoledì 25 ottobre, a Bologna.