8 marzo 2001
Mamone Emanuela, di anni 68. Vedova, palermitana, costretta da anni sulla sedia a rotelle, viveva in un ostello per poveri con il figlio Torregrossa Alessandro, di anni 30, un passato di spacciatore, sposato, padre di quattro bambini
Mamone Emanuela, di anni 68. Vedova, palermitana, costretta da anni sulla sedia a rotelle, viveva in un ostello per poveri con il figlio Torregrossa Alessandro, di anni 30, un passato di spacciatore, sposato, padre di quattro bambini. Questo Torregrossa di vivere in ospizio con tutta la famiglia non ne poteva più, negli ultimi tempi dava spesso di matto e a luglio, per convincere gli amministratori a dargli una casa, si era incatenato davanti al municipio. Sabato notte si avvicinò alla madre che dormiva e le fracassò il cranio colpendola più e più volte con uno zoccolo di marmo. Ai poliziotti disse che non ne poteva più di vederla soffrire, poi confessò che due anni prima aveva ammazzato pure il padre, soffocandolo mentre dormiva. Nottata di sabato 21 ottobre, in un ostello di via Monfenera, vicino all’ospedale civico di Palermo.