8 marzo 2001
Bacci Baccio, di anni 25. Rampollo di una nota famiglia di mobilieri pisani, una consuetudine a crogiolarsi con l’idea della propria morte, viveva con la madre e tre sorelle a Perignano, nei pressi di Lari (Pisa)
Bacci Baccio, di anni 25. Rampollo di una nota famiglia di mobilieri pisani, una consuetudine a crogiolarsi con l’idea della propria morte, viveva con la madre e tre sorelle a Perignano, nei pressi di Lari (Pisa). Nel pomeriggio di sabato 25 si legò addosso delle sbarre di ferro e si lasciò affogare nella piscina di famiglia. Intorno alle 20 di domenica la notizia del suicidio arrivò a una delle sue sorelle, Bacci Domizia, che si trovava a Santo Domingo. Decise di avvisare personalmente il padre, Bacci Franco, di anni 64, titolare del mobilificio, ex presidente del Pontedera Calcio, anche lui a Santo Domingo. Si fece quattro ore di macchina per raggiungere il centro turistico di Bavaro, sulla costa est dell’isola, dove il padre si era ritirato per gestire una ditta di voli turistici in elicottero. Lo trovò che rantolava aggrappato al cancello della villa: un balordo l’aveva riempito di coltellate per portarsi via portafogli e documenti. Poco dopo, morì pure lui.