8 marzo 2001
S’erano lasciati da due anni, lei doveva sposarsi con un altro, lui non ci pensava più e a un tratto invece lo prende "la nostalgia, la tenerezza dei tempi passati", tenta di baciarla, la stringe sul divano su cui sono seduti, lei lo respinge, lui allunga le mani, lei si divincola e gli dà due schiaffi, erano compagni di scuola, lui comincia a menarla di brutto, le dà dei calci, lei lo sgraffia e urla, lui va in cucina, prende il coltello del pane, torna in soggiorno e glielo infila nel petto, lei si protegge con le mani e scappa in ascensore, lei la insegue in ascensore e le dà altre due coltellate, poi una terza alla gola (all’una e mezza di notte i primi due che hanno preso l’ascensore l’hanno trovata ancora viva, Simona Salusest di anni 22, lui, Fabio Vernarelli, stessa età, ha aspettato la polizia sdraiato sul letto in mutande, con i tappi della cera nelle orecchie
S’erano lasciati da due anni, lei doveva sposarsi con un altro, lui non ci pensava più e a un tratto invece lo prende "la nostalgia, la tenerezza dei tempi passati", tenta di baciarla, la stringe sul divano su cui sono seduti, lei lo respinge, lui allunga le mani, lei si divincola e gli dà due schiaffi, erano compagni di scuola, lui comincia a menarla di brutto, le dà dei calci, lei lo sgraffia e urla, lui va in cucina, prende il coltello del pane, torna in soggiorno e glielo infila nel petto, lei si protegge con le mani e scappa in ascensore, lei la insegue in ascensore e le dà altre due coltellate, poi una terza alla gola (all’una e mezza di notte i primi due che hanno preso l’ascensore l’hanno trovata ancora viva, Simona Salusest di anni 22, lui, Fabio Vernarelli, stessa età, ha aspettato la polizia sdraiato sul letto in mutande, con i tappi della cera nelle orecchie. Roma, via Paola Drigo, numero 6, scala B, settimo piano. Domenica 11 agosto, a mezzanotte e mezza).