Maria Antonietta Macciocchi sul Corriere della Sera dell’8/3/2001 a pagina 37., 9 marzo 2001
Cesare Beccaria, ne «Dei delitti e delle pene»: «La fedeltà coniugale dipende dal numero e dalla libertà dei matrimoni, laddove questi obbediscano ai pregiudizi ereditari o siano compiuti per servire a diversi interessi, altro non avverrà che ispirare nelle donne "la sottomissione e la paura"
Cesare Beccaria, ne «Dei delitti e delle pene»: «La fedeltà coniugale dipende dal numero e dalla libertà dei matrimoni, laddove questi obbediscano ai pregiudizi ereditari o siano compiuti per servire a diversi interessi, altro non avverrà che ispirare nelle donne "la sottomissione e la paura". Mentre la libertà insegna il coraggio e l’autonomia della umana condotta, la paura toglie il coraggio della libertà nel momento in cui occorre agire con ferma audacia tra il dispotismo più rigoroso e la propaganda delle virtù familiari».