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 2001  marzo 10 Sabato calendario

L’attore e imitatore Corrado Guzzanti a proposito dei suoi personaggi: «Il fascino di un personaggio sta nel suo modo di esprimersi, nella sua filosofia

L’attore e imitatore Corrado Guzzanti a proposito dei suoi personaggi: «Il fascino di un personaggio sta nel suo modo di esprimersi, nella sua filosofia. Più che prenderlo in giro vorrei impadronirmi della sua personalità, appropriarmi del modo di comunicare, scoprire i meccanismi segreti della sua personalità. Di Gabriele La Porta, ad esempio, mi ha catturato l’immagine dell’intellettuale in solitudine, che cerca di alfabetizzare la gente alle tre di notte parlando dei miti greci con energia aggressiva». «Vulvia è venuta dal nulla. Sono un appassionato di canali via satellite che trasmettono solo documentari made in Usa. Sono incantato dal fatto che gli americani riescano a vendere come cultura qualsiasi cosa, persino i tappi di sughero. Questi programmi sono presentati da una voce femminile. Sono rimasto sedotto dalla voce, dal birignao dell’annunciatrice che cerca di creare interesse dove non c’è. Ho dato alla truccatrice indicazioni precise: una parrucca bionda alla Veronica Lake, un vestito elegante, i tacchi a spillo». «Sono molto attratto dalla deriva religiosa di questi ultimi anni. Il modello dei telepredicatori è preso da quelli veri di Tbne, Chuck e Nora. Gnola è rimasta identica all’originale, Snack invece assomiglia di più ai santoni che vendono miracoli nelle convention. Ma non è neppure così tanto parodiato, quelli veri dicono frasi allucinanti tipo "vogliamo che il Signore sia il regista della trasmissione". Queste figure trovano terreno fertile. La religione istituzionale ha perso appeal. Durante il Giubileo si vedevano centinaia di ragazzi davanti al Papa ma la sensazione è che ci andassero come si va a un concerto, affluivano davanti a una figura carismatica... E’ un bisogno di identità spirituale che non sa bene dove rivolgersi».