12 marzo 2001
Un filippino entra in un bar per telefonare e un gruppo di fiorentini si mette a sfotterlo, il filippino, finita la telefonata, va a chiamare gli amici suoi e tornano al bar in cinque con l’intenzione di fare a botte e vendicarsi, i fiorentini li aspettavano con le catene, ma i filippini avevano i coltelli e Magno Malasique, di anni 38, domestico a Milano, dà alla fine una pugnalata a Roberto Fasti, muratore di 22, costui cade al suolo senza vita avendogli la lama reciso l’arteria mammaria, perforato la pleura e leso il fegato (Coverciano, in via Raja
Un filippino entra in un bar per telefonare e un gruppo di fiorentini si mette a sfotterlo, il filippino, finita la telefonata, va a chiamare gli amici suoi e tornano al bar in cinque con l’intenzione di fare a botte e vendicarsi, i fiorentini li aspettavano con le catene, ma i filippini avevano i coltelli e Magno Malasique, di anni 38, domestico a Milano, dà alla fine una pugnalata a Roberto Fasti, muratore di 22, costui cade al suolo senza vita avendogli la lama reciso l’arteria mammaria, perforato la pleura e leso il fegato (Coverciano, in via Raja. Lunedì 9 settembre, verso le dieci di sera).