12 marzo 2001
Antonello Marceddu, autista in una ditta di pulizie, e sua moglie Alessandra Fruianu, casalinga figlia di minatori, di anni 32, preso l’orso di pelouche, il cavallo a dondolo e una fotografia del figlio Davide salgono sulla loro Fiat uno, si fermano in una piazzola, mettono la foto del bimbo sul cruscotto, collegato il tubo di scappamento all’interno dell’abitacolo e si lasciano uccidere dall’ossido di carbonio (il bambino di cinque anni era spirato alla vigilia di Natale dell’anno scorso, per via del morbo di Robinson, una malformazione che impedisce il respiro; i genitori erano tutte le sere al cimitero, si guardavano la tomba e si tenevano per mano piangendo
Antonello Marceddu, autista in una ditta di pulizie, e sua moglie Alessandra Fruianu, casalinga figlia di minatori, di anni 32, preso l’orso di pelouche, il cavallo a dondolo e una fotografia del figlio Davide salgono sulla loro Fiat uno, si fermano in una piazzola, mettono la foto del bimbo sul cruscotto, collegato il tubo di scappamento all’interno dell’abitacolo e si lasciano uccidere dall’ossido di carbonio (il bambino di cinque anni era spirato alla vigilia di Natale dell’anno scorso, per via del morbo di Robinson, una malformazione che impedisce il respiro; i genitori erano tutte le sere al cimitero, si guardavano la tomba e si tenevano per mano piangendo. Iglesias, la mattina di venerdì 1° novembre).