Paolo Vagheggi su la Repubblica del 12/3/2001 a pagina 31., 12 marzo 2001
Dal 1927 al 1930, Magritte soggiornò a Parigi, incontrò Breton e il suo gruppo: furono anni decisivi per la sua maturazione artistica
Dal 1927 al 1930, Magritte soggiornò a Parigi, incontrò Breton e il suo gruppo: furono anni decisivi per la sua maturazione artistica. «Una volta rientrato a Bruxelles, i rapporti con i surrealisti si allentarono anche a causa di un curioso episodio. La moglie di Magritte si presentò a casa Breton con una croce al collo. Furono messi alla porta. Da allora i contatti quasi si interruppero; proseguirono con Max Ernst e con i surrealisti belgi» (Steingrem Laursen, direttore del Louisiana Museum of Modern Art di Copenaghen). 1930 A metà anno, di fronte l’indifferenza della cerchia bizantina, torna, con Georgette, a Bruxelles e prendono casa al 35 di rue Esseghem, Jelte- Bruxelles. Privo di mezzi vende la sua biblioteca e riprende i lavori pubblicitari creando lo studio Dongo, mentre per dipingere si arrangia della sua sala da pranzo ed il fratello Paul si occupa dell’amministrazione. In questo periodo Magritte e Gerogette vivono a contatto con una cerchia selezionata di amici surrealisti: Paul Colinet, Marcel Marien, Achille Chavée, Raoui Ubac e Jacques Vergifosse. http://www.tuttomagritte.altervista.org/?p=4 contrasti con Breton Nell’estate del 1930 René Magritte (1898-1967), uno dei maggiori esponenti del surrealismo, e la moglie Georgette Berger, vanno a vivere in un appartamento di Rue Esseghem n°135, a Bruxelles. Pensano di stabilirvisi per qualche tempo: vi rimangono ventiquattro anni. Dal 1930 al 1954, quando si trasferiscono in boulevard Lambermont, a Schaerbeek.