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 2001  marzo 11 Domenica calendario

Nel 1818, Gaetano Moroni, sedici anni, viene mandato dal padre barbiere (che aiuta nella bottega) al convento dei Camaldolesi: deve far la barba a Mauro Cappellari, abate generale

Nel 1818, Gaetano Moroni, sedici anni, viene mandato dal padre barbiere (che aiuta nella bottega) al convento dei Camaldolesi: deve far la barba a Mauro Cappellari, abate generale. Il frate gli si affeziona e decide di tenerlo con sé, all’inizio come barbiere, poi come segretario, con incarichi sempre più delicati man mano che avanza di carriera. Gaetanino, ormai raffinato e istruito (il frate l’ha fatto studiare), diventa cameriere privato del cardinal Cappellari e quindi Aiutante di Camera dello stesso Cappellari, eletto papa col nome di Gregorio XVI. Per quindici anni l’ex ragazzo di bottega è una sorta di eminenza grigia del pontefice, che di lui si fida ciecamente: è un «favorito onnipotente», «arbitro della volontà del papa» (Pasquino gli appioppa il soprannome di «sottopapa»). Chiunque voglia una concessione, un privilegio, una diminuzione di pena, un appalto, insomma un qualsiasi favore, deve rivolgersi a Gaetanino, e corrispondergli un premio adeguato in caso di riuscita. All’obbligo non si sottraggono neppure gli ebrei, che per ottenere una concessione commerciale un giorno gli fanno trovare sul davanzale della finestra una colomba d’argento con due rubini al posto degli occhi: nel becco, un ramoscello d’oro e il memoriale del favore richiesto (Gaetanino si terrà la colomba e farà avere agli ingegnosi questuanti il rescritto pontificio). L’ex barbiere sfrutta fino in fondo la sua posizione e si arricchisce con tangenti e regalie, cui si aggiungono 280 scudi annui di vitalizio, 10 scudi mensili da un botteghino del Lotto di Roma e altri 10 dall’amministrazione delle saline di Cervia. Gaetano si piazza con moglie e figli nel palazzo apostolico: nel suo "quartiere" spesso è ospite lo stesso pontefice, per godere dei piaceri della tavola e d’altro, se è vero, come riferisce Stendhal, che «il papa ama riposarsi in compagnia della moglie di Gaetanino», Clementina Verdesi («donna che può avere 36 anni e non è né bene né male»). La gente, naturalmente, mormora: il Belli scrive che Clementina «è una donna de garbo / assai divota / der Vicario de Dio che lega e scioje. / Oh, nun vojo di’ antro...» (ma poi si lascia andare e la qualifica di «puttana santissima»). Gaetano resterà fedele al papa fino alla morte (1846) e nel testamento avrà l’ultimo regalo, 4 mila scudi e un’infinità di libri rari, tra gli altri i 21 volumi in folio delle incisioni romane del Piranesi, di eccezionale valore antiquario. Poco conta che il nuovo papa, Pio IX, lo rimuova dall’incarico di Primo Aiutante di Camera: lui se ne andrà a vivere a palazzo Carpegna, dove porterà a termine un suo Dizionario di erudizione storico-ecclesiastica, in 109 volumi.