12 marzo 2001
Ferente Antonio. Di anni 48, proprietario di un ristorante a Corfù, sposato, tre figli. Ucciso da un giovane rimasto ignoto che, mercoledì scorso, poco dopo mezzanotte, è entrato nel bar di Lendinuso (a sud di Brindisi), gli ha sparato due colpi in pancia e poi, essendosi il Ferente piegato in due per il dolore lo ha colpito una terza volta
Ferente Antonio. Di anni 48, proprietario di un ristorante a Corfù, sposato, tre figli. Ucciso da un giovane rimasto ignoto che, mercoledì scorso, poco dopo mezzanotte, è entrato nel bar di Lendinuso (a sud di Brindisi), gli ha sparato due colpi in pancia e poi, essendosi il Ferente piegato in due per il dolore lo ha colpito una terza volta. Ferente stava giocando al videogioco Lucky Star, insieme con la figlia di sei anni: ha barcollato fino alla porta, è uscito in strada, è salito a bordo della sua Mercedes ed è partito verso Brindisi. Ma a Cerano ha sbandato ed è andato a finire contro un muretto, spirando. Brindisi in qualche modo lo rimpiange: era un vecchio contrabbandiere di sigarette, che s’era arricchito con quel commercio e s’era poi ritirato quando la rete era stata adoperata anche per il traffico di armi e di droga. O forse non s’era ritirato? Vestiva sempre in doppio petto blu, era gentile e non era mai entrato, finora, in storie di violenza.