12 marzo 2001
Harding Aminata. Cameriera di anni 25, nativa di Sierra Leone, in Italia dal ’91. Invitato a casa sua il frate Fabrizio Moretti, si fece trovare in reggiseno, mutandine e vestaglietta trasparente
Harding Aminata. Cameriera di anni 25, nativa di Sierra Leone, in Italia dal ’91. Invitato a casa sua il frate Fabrizio Moretti, si fece trovare in reggiseno, mutandine e vestaglietta trasparente. Indottolo perciò a far l’amore, principiò subito a tormentarlo col problema suo di ottenere in ogni modo un rinnovo del permesso di soggiorno e che riaffidassero i due figlioletti avuti da un Luigi Pinetti, figlio del farmacista di Ponte Nossa e che le si trovasse qualche lavoro un poco meno insicuro, da finirla con gli ingaggi di poche ore nei ristoranti della Val Seriana. Il frate mostrandosi infastidito e imbarazzato, lei gli buttò in faccia che l’avrebbe allora denunciato per violenza carnale, mostrando a tutti quel che era appena avvenuto. Di qui urla e grida e il gesto esasperato del monaco di buttarla per terra, metterle le mani intorno alla gola e stringere. Intanto, al piano di sopra, le due Tombini - madre e figlia - stavano con l’orecchio incollato al pavimento e sentirono il respirare sempre più grosso della donna. Capirono? Fatto sta che chiamarono i carabinieri: i militari, giunti sul posto e sfondata la porta, trovarono l’appartamento buio e dovettero accendere le pile. Videro così il corpo a terra e il frate in un angolo, che respirava forte e piangeva. Non indossava la tonaca, ma maglietta e calzoni.