13 marzo 2001
L. Riccardo, di anni 20. Originario del Bormiese, carattere gioviale, tanti amici, due anni fa si era arruolato nell’esercito
L. Riccardo, di anni 20. Originario del Bormiese, carattere gioviale, tanti amici, due anni fa si era arruolato nell’esercito. L’altro giorno aveva telefonato al padre Mario, geometra, e alla madre Anna, casalinga, per dir loro tutto contento che tra pochi giorni sarebbe partito volontario per una missione in Kosovo. All’ultimo minuto i medici della caserma di Pordenone si accorsero però che aveva un problema alla tiroide e gli dissero che forse non sarebbe andato da nessun parte, in attesa dei risultati di nuovi test lui tornò in paese dove tutti lo notarono immusonito, scontroso. Mercoledì pomeriggio uscì di casa dicendo ai genitori che andava a Taglio per far visita a certi amici, prese invece una corriera, raggiunse il ponte che scorre sopra al torrente Valfontana, posò in terra giubbotto e telefonino e si gettò nel vuoto. Volo di novanta metri. Il corpo, incastrato tra le rocce che affiorano sul pelo dell’acqua, fu piuttosto difficile da recuperare. Mercoledì 28 febbraio, alle 18, sotto al ponte che collega l’abitato di Castionetto Chiuro a quello di Ponte in Valtellina, dove in tanti scelsero già in passato di morire.