Meo Ponte, la Repubblica, 24/02/2001; Fiorenza Sarzanini, Marco Imarisio, Corriere della Sera, 24/02/2001; Ansa, 24/02/2001., 24 febbraio 2001
Erika De Nardo s’era fatta beccare la sera stessa del delitto. Alle 21 e 15 di venerdì 23 Erika è stata accusata di omicidio volontario plurimo aggravato insieme al suo fidanzato Omar per aver ammazzato a coltellate, mercoledì sera, la madre Susy e il fratello Gianluca
Erika De Nardo s’era fatta beccare la sera stessa del delitto. Alle 21 e 15 di venerdì 23 Erika è stata accusata di omicidio volontario plurimo aggravato insieme al suo fidanzato Omar per aver ammazzato a coltellate, mercoledì sera, la madre Susy e il fratello Gianluca. La storia che lei aveva inventato (due sconosciuti, «uno di 40 anni con la barba bianca e uno giovane con lo sguardo cattivo», entrati in casa per rubare, che le avevano accoltellato la madre sotto gli occhi mentre lei fuggiva passando per il garage), non aveva convinto i carabinieri, che avevano messo sotto controllo il suo cellulare quella sera stessa. Telefonata fatta al suo fidanzato poche ore dopo l’omicidio: «Non ti preoccupare, stai tranquillo, non ci prenderanno, ce la facciamo. Io sono l’unica testimone».