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 2001  febbraio 24 Sabato calendario

Il primo caso di figli che ammazzano i familiari. «Novara, 13 novembre 1975. Doretta Graneris, 18 anni, figlia di un gommista di Vercelli, arriva poco dopo le 9 di sera nel casolare dei suoi

Il primo caso di figli che ammazzano i familiari. «Novara, 13 novembre 1975. Doretta Graneris, 18 anni, figlia di un gommista di Vercelli, arriva poco dopo le 9 di sera nel casolare dei suoi. Con lei c’è il fidanzato, Guido Batini, 21 anni, ragioniere disoccupato, bulletto di Novara. Irrompono in casa pistole in pugno. Attorno al tavolo da pranzo ci sono il padre e la madre di Doretta, i nonni materni e il fratellino più piccolo. Batini spara. Colpisce per primi il padre e il nonno della sua fidanzata. Poi la madre e la nonna. Luigi, 11 anni, fratello di Doretta, si nasconde sotto il tavolo. Inizia a sparare la ragazza. Tre colpi a vuoto. Batini esplode altri colpi sui corpi ormai inermi. All’appello manca il piccolo Luigi e Doretta se ne accorge subito. Basta sollevare la tovaglia: ”Eccolo qui”, esclama la ragazza. Batini esplode un colpo in piena fronte. ”Li odiavo tutti”, confesserà Doretta pochi giorni dopo. ”Ho fatto l’amore per tutta la notte con il mio fidanzato. Volevamo fare la bella vita”. Doretta Graneris e Luigi Batini vengono condannati all’ergastolo. Dopo 18 anni, nel novembre del 1993, ottiene la semilibertà. Oggi lavora nel Gruppo Abele di don Ciotti. A chi le chiede di spiegare, risponde: ”Voglio essere dimenticata”».