Cnnitalia.it, 24/02/2001., 24 febbraio 2001
Gli altri casi dal 1975 ad oggi. 30 maggio 1985, Biella: Massimo Bosso, 18 anni, uccide il padre dopo un litigio, colpendolo con un tubo di ferro e poi strangolandolo
Gli altri casi dal 1975 ad oggi. 30 maggio 1985, Biella: Massimo Bosso, 18 anni, uccide il padre dopo un litigio, colpendolo con un tubo di ferro e poi strangolandolo. Attende poi il rientro dalla messa della madre e la uccide con lo stesso tubo. Quindi nasconde i corpi vicino al pollaio di casa e passa la sera in pizzeria con gli amici. 4 agosto 1989, Parma: Ferdinando Carretta, 27 anni, ammazza padre, madre e fratello e riesce per anni a tenere celata la strage. Tutti pensano che i Carretta siano fuggiti nei Caraibi. Soltanto nel novembre 1998, nove anni dopo, Ferdinando confessa di aver sterminato la famiglia. 16 aprile 1991, Montecchia di Crosara (Verona): Pietro Maso uccide i genitori con l’aiuto di tre amici. I ragazzi volevano darsi alla ”bella vita” con i soldi dell’eredità dei Maso. Dopo la strage, i giovani simularono un furto e trascorsero il resto della nottata in discoteca. 26 marzo 1992, Arma di Taggia (Imperia): il fidanzato di Emanuela Del Monte (15 anni), d’accordo con lei, uccide la madre della ragazza a martellate, dopo il suo rifiuto di accoglierlo in casa. I due simulano poi un omicidio compiuto dal ”mostro” che aveva già ucciso due prostitute a Sanremo. 26 dicembre 1992, Cerveteri (Roma): Giovanni Rozzi, 25 anni, uccide, con un amico tossicodipendente, il padre e la madre, ristoratori. Aveva promesso i gioielli della madre all’amico che sparò ai coniugi Rozzi mentre dormivano. 4 novembre 1994, San Michele Extra (Verona): Nadia Frigerio, 33 anni, aiutata dal fidanzato, uccide la madre strangolandola in casa e lasciando poi il corpo in un fosso a cinque chilometri di distanza. Soltanto dopo più di due mesi i due saranno accusati dell’omicidio, avvenuto per impadronirsi dell’appartamento della madre. 21 aprile 1995, Sestri Levante (Genova): Carlo Nicolini, 26 anni, uccide i genitori a colpi di fucile, poi ne dilania i corpi. 6 dicembre 1998, Giavera del Montello (Treviso): Riccardo Colombo, 33 anni, spara al fratello e alla madre perché hanno sbagliato a compilare alcune dichiarazioni dei redditi. Poi si uccide. 6 febbraio 2000, Lizzano (Cesena): trovati in un pozzo i cadaveri di genitori, moglie e figlia di Massimo Predi, 40 anni, visti per l’ultima volta in vita a metà gennaio. Sono stati uccisi a martellate. Predi, ricercato in tutta Italia, viene catturato l’11 febbraio a Bari.