Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  marzo 13 Martedì calendario

Ciccarelli Stefano, di anni 41. Aria gioviale e pizzetto, figlio di un ex dirigente dell’Alisarda, liceo scientifico a Cagliari, spesso all’estero come animatore dei villaggi vacanze, da tempo sofferente di cirrosi epatica, appassionato di pesca, chitarra e moto Harley Davidson

Ciccarelli Stefano, di anni 41. Aria gioviale e pizzetto, figlio di un ex dirigente dell’Alisarda, liceo scientifico a Cagliari, spesso all’estero come animatore dei villaggi vacanze, da tempo sofferente di cirrosi epatica, appassionato di pesca, chitarra e moto Harley Davidson. Da qualche anno s’era stabilito a Casalpalocco, Roma, insieme alla madre Lia e aveva aperto un laboratorio di tatuaggi a Ostia. Sabato 27, com’era sua abitudine, cenò a casa e guardò un film con la mamma. Intorno alle 23 uscì a distrarsi. Dopo un giretto e qualche bicchierino si presentò barcollante alla discoteca "Pig’s Bay" di corso Regina Maria Pia, a Ostia. Mentre s’aggirava nel locale urtò la spalla di un Di Pietro Salvatore, di anni 26. Quello s’irritò perchè il Ciccarelli non gli chiedeva scusa e continuava a guardarlo fisso. Presero a spintonarsi: il Ciccarelli fu messo alla porta dai buttafuori della discoteca. Rimase davanti al cancello. Intorno alle 5 il Di Pietro uscì dal locale, diede parecchi calci al Ciccarelli e se ne andò. Quello si rialzò, chiamò la madre, se ne andò all’ospedale e morì intorno alle 18 di domenica.