Jean-Claude Chesnais su "Storia della violenza in Occidente dal 1800 a oggi", Longanesi & C., Milano., 14 marzo 2001
Mary Anne Cotton, quarant’anni, ex infermiera, tre mariti, fu considerata la più grande assassina di massa dell’intera Gran Bretagna
Mary Anne Cotton, quarant’anni, ex infermiera, tre mariti, fu considerata la più grande assassina di massa dell’intera Gran Bretagna. Nel 1871 si stabilisce nella conte di Durham con il suo sposo bigamo, Frederick, i suoi due figliastri e un figlio suo di sei mesi. Due mesi dopo Frederick muore, appena trentanovenne, di febbri gastriche. Nella casa di Mary si stabilisce uno dei suoi amanti, Joseph Natrass, come pensionante. Intanto Mary rimane incinta di un impiegato dell’amministrazione delle imposte dirette. Dal 10 marzo al primo aprile 1872 nella casa si verificano altri tre decessi: quello di Natrass, quello del figlio di primo letto e quello del figlio maggiore dell’ultimo marito, di appena dieci anni. Il 12 luglio muore anche il figliastro più piccolo. Il medico che il giorno prima aveva visitato il bambino rifiuta di firmare il certificato di morte. Si apre un’inchiesta: dall’autopsia risulta che lo stomaco del bambino contiene arsenico. Per gli altri corpi l’esame necroscopico dà gli stessi risultati. Mary fu impiccata.