Giu. Ro. su Il Messaggero del 15/3/2001 a pagina 21., 15 marzo 2001
«Durante l’infanzia giocavo con una bambina in un vecchio cimitero di provincia. Quando riuscivamo ad aprire le massicce porte di ferro, visitavamo le tombe per poi rispuntare fuori alla luce del giorno, dove un artista venuto dalla capitale dipingeva su un sentiero molto pittoresco, disseminato di colonne dalle foglie morte
«Durante l’infanzia giocavo con una bambina in un vecchio cimitero di provincia. Quando riuscivamo ad aprire le massicce porte di ferro, visitavamo le tombe per poi rispuntare fuori alla luce del giorno, dove un artista venuto dalla capitale dipingeva su un sentiero molto pittoresco, disseminato di colonne dalle foglie morte. L’arte della pittura mi pareva allora vagamente magica e il pittore dotato di poteri soprannaturali» (René Magritte).