Questo sito utilizza cookies tecnici (propri e di terze parti) come anche cookie di profilazione (di terze parti) sia per proprie necessità funzionali, sia per inviarti messaggi pubblicitari in linea con tue preferenze. Per saperne di più o per negare il consenso all'uso dei cookie di profilazione clicca qui. Scorrendo questa pagina, cliccando su un link o proseguendo la navigazione in altra maniera, acconsenti all'uso dei cookie Ok, accetto

 2001  marzo 15 Giovedì calendario

Lettera aperta di Luigi Einaudi ai lettori del Corriere della Sera (13 aprile 1948): «La libertà che per l’uomo singolo è un fatto morale, il quale esiste e fiorisce in qualunque clima economico, per l’uomo comune, nei rapporti coi suoi simili, è un fatto strettamente connesso con la struttura economica della società

Lettera aperta di Luigi Einaudi ai lettori del Corriere della Sera (13 aprile 1948): «La libertà che per l’uomo singolo è un fatto morale, il quale esiste e fiorisce in qualunque clima economico, per l’uomo comune, nei rapporti coi suoi simili, è un fatto strettamente connesso con la struttura economica della società. Vi sono due estremi nei quali sembra difficile concepire l’esercizio effettivo, pratica della libertà: all’un estremo tutta la ricchezza essendo posseduta da un solo colossale monopolista privato; ed all’altro estremo dalla collettività. I due estremi si chiamano comunemente monopolismo e collettivismo: ed ambedue sono fatali alla libertà».