Filippo Ceccarelli, La Stampa, 16/03/2001, pag. 25., 16 marzo 2001
La censura di Giulio Andreotti al film "Non c’è pace tra gli ulivi", di Giuseppe De Santis (1950)
La censura di Giulio Andreotti al film "Non c’è pace tra gli ulivi", di Giuseppe De Santis (1950). Dopo le dovute peripezie sul copione, il film va sostanzialmente bene, si tratta solo di eliminare l’affermazione «che in Ciociaria - come si legge in un appunto - la gente è spesso costretta ad agire persino contro la legge per avere ragione». Oltre che la terra di De Santis, la Ciociaria è il feudo elettorale di Andreotti. Senza quell’accenno geografico il regista comunista si impunta e minaccia di disconoscere il film. «Prepararlo per domenica sera - annota il sottosegretario sotto il comunicato in cui si dà conto dell’imminente giudizio di secondo grado. Spero di potere».