Roberto Gervaso, "Appassionate", Mondadori., 17 marzo 2001
Dalle lettere che Voltaire scriveva di nascosto alla nipote, in italiano: «Se il povero stato della mia salute me lo permesse mi gittirai alle vostre genochia e baccerei tutte le vostre Belta
Dalle lettere che Voltaire scriveva di nascosto alla nipote, in italiano: «Se il povero stato della mia salute me lo permesse mi gittirai alle vostre genochia e baccerei tutte le vostre Belta. In tanto io figo (fisso, nda) mille baccii alle tonde poppe, alle trasportatrici natiche, a tutta la vostra persona che m’ha fatto tante volte rizzare e mi ha annegato in un fiume di delizie» (27 luglio 1748). «La corte, il mundo, i grandi, mi fanno noia. Non sono felice che quando potero vivere con voi. La vostra società ed una migliore sanita mi farebbero felice. Vi baccio mille volte. La mia anima braccia la vostra, mio catzo, mio cuore sono innamorati di voi. Baccio il vostro gentil culo e tutta la vostra vezzosa persona» (28 marzo 1745).