Ezio Pasero, Il Messaggero, 14-15/02/2001., 15 febbraio 2001
Le 336 zitelle di San Valentino Torio, Salerno, hanno passato un pessimo San Valentino. Motivo: i 50 scapoli di Vastogirardi, Isernia, che dovevano arrivare in pullman per far baldoria con loro, non si sono presentati all’appuntamento (il sindaco di Vastogirardi Vincenzo Venditti per spiegare il bidone: « tutta gente che lavora fuori dal paese, non c’è stato tempo di disdire gli impegni»)
Le 336 zitelle di San Valentino Torio, Salerno, hanno passato un pessimo San Valentino. Motivo: i 50 scapoli di Vastogirardi, Isernia, che dovevano arrivare in pullman per far baldoria con loro, non si sono presentati all’appuntamento (il sindaco di Vastogirardi Vincenzo Venditti per spiegare il bidone: « tutta gente che lavora fuori dal paese, non c’è stato tempo di disdire gli impegni»). Il gemellaggio era stato organizzato dal sindaco di San Valentino, Giuseppe Corrazziere, professore di matematica in pensione, su suggerimento dell’addetta stampa del Comune, Maria Buono, 32 anni, nubile anche lei («Io tra qui e settembre uno straccio di marito spero proprio di trovarlo»). Assai irritati per esser stati messi da parte i 180 scapoli di San Valentino Torio: «Il fatto è che le nostre donne se la tirano e hanno troppe pretese». Replica di Maria Buono: «Vorrei un compagno che non sia gay, non soffra di eiaculazione precoce e non mi molli come l’ultimo perché non sono abbastanza ricca. Chiedo troppo?». Per distrarre le disilluse zitelle che s’aggiravano tutte in ghingheri per il paese, Benito, titolare del bar pizzeria ”Elisabetta” nella piazza principale di San Valentino, gli ha regalato ”pizze dell’amore” a forma di cuore.