G. Hofman, M. Naumann, C. Wernicke su la Repubblica del 15/3/2001 a pagina 18., 15 marzo 2001
Il ministro degli Esteri tedesco Joska Fischer a proposito degli interventi militari americani «Gli Stati Uniti sono oggi la maggiore potenza non perché lo vogliano, ma in conseguenza della relativa debolezza altrui
Il ministro degli Esteri tedesco Joska Fischer a proposito degli interventi militari americani «Gli Stati Uniti sono oggi la maggiore potenza non perché lo vogliano, ma in conseguenza della relativa debolezza altrui. Si fanno carico di un grande onere, non solo in Medio Oriente, ma ancora di più ad Est, costituendo un importante fattore di ordine in zone di tutt’altro che facile sviluppo. Sono molti in Asia gli stati che aspirano a diventare potenze nucleari, un problema che merita attenzione. Noi non siamo impegnati laggiù, non siamo membri permanenti del Consiglio di sicurezza, non possiamo assumerci responsabilità che non abbiamo. Dubito per altro che, visti i nostri mezzi, ciò sarebbe auspicabile. Dovremmo però imporci allora il necessario riserbo anche nel giudicare i nostri partner. La questione non è che cosa vogliamo, ma che cosa dobbiamo volere e che cosa possiamo volere». Sulla difesa missilistica Usa: «Non siamo uno stato nucleare, e anche se fossimo tutti contrari, gli Usa hanno i mezzi per imporre la loro decisione... La posizione tedesca è comunque chiara: al primo posto viene l’Europa, al secondo posto l’alleanza transatlantica, al terzo posto i rapporti con i paesi vicini e soprattutto con la Russia. Al quarto posto il tentativo di agire in modo pacifico sui territori a noi più prossimi, evitando conflitti e tensioni».