Claudio Rendina su la Repubblica del 18/3/2001 a pagina X della Cronaca di Roma., 18 marzo 2001
Nel 1911, su iniziativa del Sindacato cronisti, si svolge il primo concorso di bellezza di Roma. Possono partecipare le giovani di età compresa tra i 15 e i 25 anni, di estrazione popolare (ma s’iscrivono anche alcune ragazze della classe borghese)
Nel 1911, su iniziativa del Sindacato cronisti, si svolge il primo concorso di bellezza di Roma. Possono partecipare le giovani di età compresa tra i 15 e i 25 anni, di estrazione popolare (ma s’iscrivono anche alcune ragazze della classe borghese). Per poter prendere parte al concorso è necessario disporre di una ”provata moralità”: fa fede la voce popolare e l’assenso scritto dei genitori delle aspiranti reginette. Ognuno dei 18 rioni della città partecipa con una sola rappresentante alla sfilata finale, i primi giorni di settembre. Ogni ragazza sfila seduta su un trono posto sopra un carro, preceduta da due damigelle e seguita dal vessillo rionale: vestita con un abito castigato, ha il volto scoperto, i capelli raccolti dietro la nuca, una collana di perle e un ventaglio. La giuria è composta da cronisti, artisti e rappresentanti del popolo. Le cronache del tempo ricordano tra le più ammirate Maria Farini dall’Esquilino, ricamatrice e supplente presso l’ufficio postale di via Principe Amedeo, e la studentessa Aurelia Ripetti, 19 anni, del rione Sant’Eustachio. Con un colpo di scena, viene eletta ”per voto di popolo e giudizio d’artisti” la trasteverina Palmira Ceccani (5.326 voti), seguita da Cesira Fanelli di Prati (3.398) e da Ida Bastianelli (3.328). Palmira Ceccani, prima reginetta di Roma, l’anno successivo sposa lo scultore Mario Amendola, con cui avrà cinque figli.