Claudio Sabelli Fioretti su Sette del Corriere della Sera del 15/03/01 a pagina 94., 15 marzo 2001
Lo scrittore e giornalista Enzo Bettiza: «Sono un anticomunista competente. Di quelli che i comunisti temono di più
Lo scrittore e giornalista Enzo Bettiza: «Sono un anticomunista competente. Di quelli che i comunisti temono di più. Il mio comunismo è stato un morbillo giovanile. Avevo vent’anni quando entrai nel Pci e ventuno quando ne uscii. Fu una piccola università, non solo nel bene ma anche nel male». A proposito del pentitismo ideologico: «Farei una netta differenza tra dissociato e pentito. Il pentito, quello che va ad accusare i suoi vecchi compagni, è un voltagabbana. Il dissociato, quello che cambia idea e non denuncia nessuno, è un voltaidea». «Da ragazzo ero slavo e italiano, bilingue. Ero frantumato e diviso. Parlavo anche il tedesco. Ero uno e trino». «Se dovessi fare un giornale prenderei con me Montanelli, Ferrara, anche Biagi in certi momenti, quando occorre, allunga l’unghia e colpisce. Chiamerei Pierluigi Battista. Ottone lo prenderei per farlo soffrire». «Se incontro Ottone, lui mi abbraccia, io lascio che mi abbracci, ma sto fermo. Sono imbarazzato».